8 articoli nella categoria Ospitalità

Cowotur 17/06/2021 0

Sviluppo del territorio a Trevi: apre l’Ostello di Colle Mordani

Inaugurato l’ostello di Colle Mordani, nel comune di Trevi nel Lazio. Una struttura meravigliosa, volta allo sviluppo e alla valorizzazione del territorio, nell’ottica di un turismo lento e consapevole, attento alle specificità territoriali.

Coinvolgimento dei giovani, valorizzazione del territorio e turismo consapevole: c’è tutto questo alla base dell’Ostello della Gioventù di Colle Mordani, inaugurato a Trevi nel Lazio.

Il progetto è stato sviluppato nell’ambito del programma GenerAzioniGiovani.it della Regione Lazio, con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si tratta di un’iniziativa volta alla valorizzazione del patrimonio presente sul territorio regionale e al coinvolgimento dei giovani.

Il complesso ricettivo è composto da 6 strutture multifunzionali, con 11 stanze e 29 posti letti estendibili a 34. Ciascuna di esse dispone di bagni funzionali, ai quali si aggiungono una sala convegni e uno spazio comune esterno che accoglierà eventi e manifestazioni.

Inaugurato anche un ristorante nel quale è possibile riscoprire e assaporare i prodotti enogastronomici della tradizione locale, incentrando il menù sui prodotti stagionali e gli ingredienti del territorio.

Il complesso è stato inaugurato alla presenza del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, in quanto si inserisce in un percorso che trasforma gli spazi inutilizzati in luoghi volti ad accogliere e a favorire l’occupazione dei giovani under-35. Quello di Trevi è il terzo ostello che la Regione Lazio ha ristrutturato, dato in gestione a gruppi giovanili e messo a disposizione della comunità e dei turisti.

“Opportunità di occupazione ed esaltazione delle bellezze locali – ha dichiarato Nicola Zingaretti – per una sinergia tra le istituzioni e i nostri ragazzi capace di invertire la rotta e parlare la lingua del futuro anche per luoghi dismessi per lungo e troppo tempo”.

Photo Credits: HF4

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Cowotur 01/06/2021 0

Cambiano le regole per aprire un B&B in Campania

Cambiano le regole per aprire un B&B in Campania. Da oggi, si potrà usare anche la Partita Iva, non solo il Codice Fiscale. Così i gestori di B&B finora esclusi dai bonus per il Covid, in futuro potranno beneficiare di eventuali ristori per le chiusure imposte da fattori esterni. È questa una delle principali novità introdotte dal Collegato al Bilancio 2021 della Regione Campania, approvato ieri, 31 maggio 2021, dal consiglio regionale, andando a modificare, in particolare l’articolo 17 della legge regionale 10 maggio 2001, numero 5.

L’attività ricettiva di Bed&Breakfast (B&B) in Campania, che prevede alloggio e prima colazione, può essere esercitata da un nucleo familiare, seguendo alcune norme in forma non imprenditoriale a integrazione del reddito della famiglia, oppure in forma imprenditoriale con carattere professionale anche previa iscrizione nel registro delle imprese del titolare del nucleo familiare”. Già previsto invece per le case vacanze che possono aprire con o senza partita Iva.

Tutte le novità

1. Possibilità di accedere ai ristori in caso di nuovo lockdown. I B&B avranno, quindi, la possibilità di percepire contributi e bonus in caso di chiusura per cause di forza maggiore, pochè si potranno esercitare anche in forma imprenditoriale, come avviene in Lombardia, Toscana e Umbria,

2. Avere più di una struttura nello stesso condominio senza troppe complicazioni. Infatti avere sia strutture con Partita Iva che con Codice fiscale incentiva ad aprire più strutture all’interno dello stesso condominio. Le ultime modifiche legislative apportate in territorio campano hanno di fatto abbattuto tutti i vincoli,

 

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Cowotur 15/05/2021 0

ExtraSud: Una community in live streaming

Si svolgerà in digitale la prima conferenza del settore extralberghiero dedicata esclusivamente al Sud Italia. Da un’intuizione di Host B2B arriva ‘Extrasud’, l’evento di formazione turistica che si svolgerà il 26 e il 27 maggio. Sono tantissime le aziende e le realtà del mondo dell’hospitality – e più precisamente nell’extralberghiero – che operano nel Mezzogiorno. 
Area in cui il turismo, tra l’altro, continua a rappresentare una delle voci più rilevanti per quel che riguarda l’economia. 
È proprio da tali considerazioni che è nata la volontà di organizzare un appuntamento speciale legato a questi territori.

Una convention di due giorni in cui poter affrontare i temi del rilancio e della ripartenza, esaminando nel dettaglio il contesto di riferimento e il suo mercato e in cui capire, dalla voce degli esperti che interverranno, quali sono le tendenze che si stanno già affermando nel segmento dell’ospitalità. Ciò per riuscire a individuare in anticipo le prospettive di sviluppo ed essere, pertanto, preparati alle sfide del futuro. 

Una live straming, 8 argomenti principali, con più di 30 speakers, e 8 workshops interattivi.

Interverranno anche le realtà associative del settore a carattere nazionale, come AIGAB Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi e FARE Federazione Associazioni Ricettività Extralberghiera. Mentre ai rappresentanti delle realtà associative più rappresentative del Sud, sono demandati i Focus regionali sul turismo extra-alberghiero: da Abruzzo, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna, interverranno per illustrare le opportunità, i vincoli e lo status del settore, le prospettive di sviluppo.

Accanto ai webinar ci saranno i workshop interattivi, incentrati sui temi e sulle discipline più importanti del settore, come il Revenue Management e il Digital marketing, Innovazione e Operations. Ma anche temi caldi come i finanziamenti pubblici al Turismo del Sud Italia.

Per tutte le informazioni e i dettagli della conferenza digitale di maggio, basta cliccare sul seguente link: https://extrasud.host-b2b.com

 

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Cowotur 14/04/2021 0

"Holiday Working" per coniugare vacanze e smart working

Lavoro e vacanza, inconciliabili prima del Covid, sono ora possibili. Basta una buona connessione a internet ed ecco che si può organizzare la call tra una passeggiata in montagna e un giro in bici. Dedicata a professionisti, anche con famiglia, l'idea di sposare lavoro e turismo si sta già rivelando una nuova fonte di guadagno per le regioni in grado di soddisfare la richiesta. 

Il 2020 è stato l’anno delle incertezze per il mondo intero. L’anno della pandemia, quello durante il quale tutto si è fermato per mesi, e il genere umano si è reso conto di quanto possa essere vulnerabile di fronte alla natura stessa. Tuttavia è proprio nei periodi di crisi che possono nascere  opportunità, e uomini e donne di grande intuito emergono dalla massa, per guidare il popolo. 

Un nuovo trend si palesa per le strutture turistiche

Realizzare case, stanze ed appartamenti che possano soddisfare il nuovo target. Il turista non utilizzerà più l’immobile solo come punto di appoggio, per soggiornare per un periodo limitato in un luogo lontano da casa, ma avrà la necessità che la sistemazione temporanea sia predisposta anche per attività lavorative.

Requisito fondamentale è ovviamente il wi-fi illimitato e perfettamente funzionante. Altre caratteristiche sono sicurezza, privacy, spazi riservati e confortevoli, indipendenza e qualità dei servizi. Un punto di forza dell’alloggio sarebbe avere ambienti divisi, comodi e luminosi.

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Cowotur 08/04/2021 0

In Lunigiana le prime esperienze di Smart Working in Agriturismo

Gli agriturismi si adattano alla pandemia per recuperare fatturato e rilanciarsi. Secondo le stime di Coldiretti una su 5 ha già avviato il percorso per proporsi come sede ideale per lo smart working, in pratica tra relax, natura e prodotti tipici. Dalla Lunigiana arrivano le prime esperienze in tal senso.

Un po' lavoro, un po' vacanza.

Lavorare da remoto con lo sguardo su borghi e boschi non è solo una nuova tendenza dettata dalla pandemia, è prima di tutto una necessità per preservare l'efficienza del corpo, la lucidità della mente e nutrire l'anima con messaggi di speranza e bellezza. Lo smart working in Toscana si fa in mezzo alla natura. Secondo una stima di Coldiretti Massa Carrara, un agriturismo su cinque si sta riorganizzando per proporre in modo strutturale la possibilità di lavorare in smart working ed aggirare così gli effetti a medio lungo termine della pandemia. C'è chi però è già partito tracciando un nuovo percorso per il settore.

C'è chi si sta organizzando e chi ci sta pensando. "Gli agriturismi registrano perdite record del 90%. – analizza Francesca Ferrari, presidente di Coldiretti Massa Carrara - il settore è in grande difficoltà ma non per questo si è arreso o sta aspettando inerme di tornare alla normalità. C'è chi, in questa incertezza mondiale, ha provato ad intercettare nuovi bisogni per trasformarli in opportunità orientandosi nell'ospitalità dei lavoratori da remoto. La pandemia ci ha costretto a reinventarci. Credo che il lavoro da remoto in agriturismo abbia le potenzialità per essere una nuova forma di turismo. Non solo quindi legato a questo periodo". La presidente Ferrari è titolare di un agriturismo a Pontremoli: "Sto adeguando la mia struttura – confessa – anche per questa nuova attività. Ci credo".

Ad aprire la strada in Toscana è stato l'agriturismo "Montagna Verde" di Apella nel Comune di Licciana Nardi. E' la prima struttura a proporre il natural smart working. Il piccolo borgo ai piedi dell'Appennino con i suoi castagneti e la sua vita all'aria aperta è diventato un ufficio diffuso. "Cogliamo le tendenza dei nostri tempi – spiega Barbara Maffei, titolare dell'agriturismo - lo smart working consente di lavorare anche in un contesto diverso da quello di casa con tutti i comfort dell'ufficio e della vacanza. Nel tempo libero gli ospiti, da soli o con la propria famiglia, possono fare passeggiate, escursioni a piedi o a cavallo, fare degustazioni e visite guidate. Questa nuova forma di turismo ha un futuro soprattutto nei periodi di bassa stagione".

 

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